martedì 21 giugno 2011

ecco i miei....."PULCINI"

VORREI INIZIARE A PRESENTARE IL MIO GRUPPO E IL PROGRAMMA PROPOSTO COSICCHE' OGNUNO DI NO POSSA DARMI CONSIGLI E FARE CONSIDERAZIONI! ;)
In questa categoria svolgiamo due lezioni a settimana la cui durata è di un’ora ciascuna e si riesce a rispettare gli orari grazie alla puntualità dei bambini e alla loro assidua frequenza. Il gruppo è formato da venti bambini di età compresa fra i quattro e sei anni. Il gruppo non è molto omogeneo in quanto metà di essi possiede buone capacità motorie dato che hanno già fatto mini-basket lo scorso anno. L’altra metà invece non possiede schemi motori di base a causa sia della differenza di età che per aver appena iniziato la pratica sportiva. Noto comunque che la principale fonte di differenze tra i bambini motoriamente più abili e quelli non è l’aver già praticato sport o meno. La forte differenza di età che separa i bambini di quattro anni da quelli di sei si nota principalmente nella disciplina e nell’ascolto. Con i più piccoli fatico maggiormente a lavorare in quanto hanno bisogno di più tempo per capire i giochi, per rimanere in fila, per fare silenzio, ecc ecc. Nonostante ciò grazie alla tenera età riescono ad apprendere rapidamente le basi per riuscire ad affrontare l’allenamento proposto in tranquillità.

giovedì 16 giugno 2011

.... in cArRozZinA!!

circa una settimana fà in qualità di giocatrice-istruttrice sono andata  a vedere una partiti di mini basket in carrozzina!
sono rimasta entusiasta nel vedere come si divertivano questi bambini (da 4 a 10 anni), ma ancor di più dalla sana competitività che avevano! erano agguerriti, lottavano, si passavano la palla, si incitavano, si AIUTAVANO e SOSTENEVANO! erano prioprio una bella squadra, una SQUADRA con la S maiuscola!!!
questo mi fa riflettere perchè molte persone non considerano questa "facciata" del mini basket (ciò si può notare semplicemente dalla scarsità di pubblico)... quindi vorrei fare un appello a genitori, giocatori , istruttori  e pubblico: VALORIZZIAMO ANCHE IL MINI BASKET IN CARROZZINA, ma soprattuttto VALORIZZIAMO CHI STA SEDUTO IN QUELLA SEDIA  :) !!

... e voi cari lettori, che ne dite?!?

domenica 12 giugno 2011

il mini-arbitro...

...intervista fatta a stefano, un mini-arbitro (arbitro di mini basket)!!

STEFANO, COSA TI SPINGE A FARE L'ARBITRO DI MINI-BASKET
?!
IN GENERE L'ARBITRO NON E' UNA FIGURA "ACCOLTA IN MANIERA FAVOREVOLE DA PUBBLICO E ALLENATORI"!


Mi piace il basket, ma purtroppo fino ad ora non ho potuto far parte di una squadra. Grazie a mia sorella che ha cominciato a giocare a mini-basket sono entrato a far parte di un gruppo molto speciale: il gruppo mini-arbitri. Qui a San Martino di Lupari è stato creato da poco questo gruppo, è molto affiatato ed è formato da 4 ragazzi. Abbiamo partecipato ad un vero e proprio corso ed ora siamo diventati veri mini-arbitri. Quando sono in campo non gioco, ma almeno ci sono, conosco le regole e cerco di farle rispettare, per quanto mi è possibile, nel migliore dei modi. Mi sembra di essere un giocatore perché corro, salto, sudo, indosso una divisa come tutti gli altri ma essere lì non è per far canestro ma per far si che il gioco sia pulito, corretto….alla fin fine l’importante è che tutti si divertano.
E vi assicuro che io mi diverto ogni volta!!

stefano

sabato 11 giugno 2011

..L'iStrUtToRe...

Premettendo che il protagonista è il bambino (di cui parleremo ancora prossimamente) altra figura centrale è l'ISTRUTTORE.
In questi giorni sto seguendo un corso tenuto dalla FIP per ottenere la tessera per diventare istruttrice mini-basket e ho imparato che un punto cardine dell'insegnamento di questo gioco-sport è CHI LO INSEGNA.


Un istruttore deve essere consapevole del suo ruolo, prima di essere tecnico-allenatore deve essere INSEGNATE e EDUCATORE poichè il suo ruolo è molto rilevante nella crescita sviluppo e formazione del bambino. deve avere determinate competenze, conoscenze e cosapevolezza, deve in primis sapersi guardare dentro, deve saper essere e saper fare!
Il bravo istruttore è colui che conosce la materia che tratta, conosce, conosce i vari ambiti che coinvolgono un bambino e per fare ciò deve conoscere elementi di Psicopedagogia, Metodologia, Biologia e Tecnica! la competenza professionale  non si vede da quanti baimbini ha in palestra o da quante partite vince, bensi  da come insegna, da come conosce i propri  allievi da come vive le relazione, le lezioni..insomma, deve SAPERE INSEGNARE.

Concludo dicendo che secondo me un istruttore deve conosce i bisogni primari di chi gli è affidato, deve avere la consapevolezza del ruolo che svolge, quindi deve essere consapevole del fatto che è un esempio per i "suoi bambini" ma anche per il pubblico e soprattutto i genitori!!!
Spesso questi aspetti vengono trascurati perche vengono privilegiati gli aspetti tecnici per creare piccoli grandi fenomeni!!
spero di diventare un'istruttice che sa ossevare, ascoltare e comunicare le scelte le strategie e i mezzi necessare per sviluppare il programma educativo!

giovedì 9 giugno 2011

emozione – scoperta – gioco

I tre quadri sotto riportati vogliono rappresentare sinteticamente il cammino del bambino nel “suo” Centro Minibasket, i diversi momenti di attività ludica e motoria che attraverserà avvicinandosi all’incontro con lo sport. Nei tre riferimenti didattici vengono inoltre evidenziati gli obiettivi generali ai quali l’istruttore dovrà fare riferimento.

EMOZIONE

5/6 ANNI
Le prime esperienze in palestra
L’Educazione Motoria di Base
La conoscenza del corpo e del movimento
L’incontro e l’amicizia con la palla

SCOPERTA                                                    

7/8 ANNI
Lo sviluppo delle Capacità Motorie
L’incontro con il Minibasket
La scoperta dei fondamentali e delle regole
I primi problemi di gioco

GIOCO

9/11 ANNI
Lo Sviluppo delle Abilità Motorie
La capacità di utilizzare i fondamentali di gioco
L’entusiasmo di saper fare
L’avviamento allo sport

L’attività del bambino deve anche prevedere un progressivo e graduale incontro con le regole che indirizzano e condizionano l’attività di gioco.

(Tratto
dalla guida tecnico-didattica della FIP)                                             

Questa è la linea che seguiamo io e i miei colleghi quando siamo in palestra...E VOI?!?! COSA NE PENSATE!?!?

CARO PAPA'.....

Lo sai papà che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia quando ti
sei sporto dalla balaustra urlando contro l’arbitro?
Io non ti avevo mai visto così arrabbiato!.
Forse sarà anche vero che ha sbagliato: ma quante volte io ho
commesso degli errori senza che tu mi dicessi niente …
Anche se ho perso la partita … per colpa dell’arbitro .. come dici tu,
mi sono divertito lo stesso!
Papà, capisci, io voglio solo giocare, ti prego, lasciami questa gioia, non darmi più suggerimenti che mi fanno solo innervosire: tira, passa, palleggia …
Un’altra cosa papà: quando l’allenatore non mi fa giocare o mi
sostituisce, non ti arrabbiare!
IO mi diverto a vedere i miei compagni anche stando seduto in
panchina: siamo in tanti ed è giusto che giochino tutti!
E per favore papà, quando torniamo dalla partita non dire alla
mamma “oggi ABBIAMO vinto” o “oggi HA perso”, dille solo che mi
sono divertito e basta!
E poi non dire che abbiamo vinto perché ho segnato tanti canestri.
Ho fatto tanti canestri perché i miei compagni hanno tanto difeso e
mi hanno dato tanti passaggi smarcanti e poi sopratutto perché ci
siamo tanto impegnati!.
Non prendertela papà se ti ho detto queste cose: lo sai che ti voglio
tanto bene e ricorda che mi fa tanto piacere far vedere a tutti che
gioco a pallacanestro.
Ma adesso è tardi, devo andare agli allenamenti, altrimenti il mio
coach mi sgrida se arrivo in ritardo.

Ciao

lunedì 6 giugno 2011

lo sport fa bene!

I bambini di oggi a detta dei  loro genitori conducono una vita movimentata...ma in che senso movimentata!?!
Vengono "sballottati" di qua e di la tutto il giorno: il papà li porta a scuola al mattino, il nonno li va a prendere, al pomeriggio stanno con la baby sitter, magari vanno anche a fare ripetizione e poi arriva sera.. sfido che è una vita movimentata!!!!! il problema è che quando sono a casa stanno "chiusi dentro" a guardare la tv, a giocare con la play station o con qualche altro gioco di ultima generazione in cui il movimento più faticoso è quello di schicciare un pulsante!!!! 

I genitori così, si chiedono se sia necessario che i loro figli spendano ulteriori energie per andare in palestra e se ciò abbia una valenza educativa.

Si deve condividere perciò l’idea che un gioco sport adeguato al bambino non possa prescindere da principi pedagogici ed educativi che ne devono definire le linee guida di riferimento.

Il corretto intervento dell’istruttore aiuterà i bambini a:
  • Esprimere le abilità motorie individuali partendo dallo sviluppo degli schemi motori di base, passando attraverso l’educazione delle capacità motorie
  • Realizzare un adeguato sviluppo corporeo armonico e completo
  • Permettere l’importante adattamento fisiologico generale
  • Consolidare atteggiamenti e comportamenti sereni e sicuri nella relazione con gli altri, avversari, compagni  istruttori, arbitri  e genitori.

Un’ attività intensa ed interpretata con l’attenzione giusta a tali aspetti fondanti ci permette di definire “giocosport educativo” la nostra attività, ed il nostro operare, il nostro agire da istruttori o dirigenti o genitori ci dovrà far sentire Educatori prima di ogni altra cosa.

sabato 4 giugno 2011

Cos'è il Mini-Basket ?!?!

....Ri-ciao a tutti....

come avrete capito alleno mini-basket da quasi 5 anni ormai e una domanda che spesso mi  viene chiesta è: COSA E' PER TE IL MINI-BASKET!?
Uno sport, risponderebbe qualsiasi persona, ma non un esperto: noi allenatori sappiamo che non è assolutamente uno sport, bensì un GIOCO-SPORT!!

Per chiarire meglio questa mia posizione qui di seguito riporto un documento tratto dalla guida tecnico-didattica della FIP(federazione italiana pallacanestro).

Che cos' è il Minibasket

Il Minibasket è un gioco rivolto ai bambini dai 5 agli 11 anni e trae riferimenti e peculiarità che lo caratterizzano da uno sport specifico: la Pallacanestro.
Tale affermazione però non può e non deve trarre in inganno; i riferimenti che arrivano dallo “sport dei grandi” sono una sorta di trabocchetto educativo, una banale scusa pedagogica–metodologica e didattica, attraverso la quale i canestri, la palla, i fondamentali di gioco e le regole, vengono utilizzate per perseguire finalità ed obiettivi specifici, adeguati alle motivazioni ed ai bisogni dei bambini.



Il Minibasket  non è quindi la Pallacanestro dei piccoli,ma un "giocosport" nel quale il bambino,nell'accezione globale della propria dimensione evolutiva,viene posto al centro di ogni riferimento e riflessione.Il bambino entra nel gioco sport come protagonista ed attore principale,con i suoi limiti e con enormi potenzialità insespresse che lo descriveranno nell'azione motoria.Il gioco,lo sport,le regole che lo rappresentano diventano strumenti educativi con i quali il bravo e competente Istruttore - Insegnante - Educatore porta il personale e determinante contributo alla crescita e formazione del bambino